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Blog di Cristina Savi - Trovare nuovi modi per comunicare


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lunedì 27 febbraio 2017

Chi è Badabàu?

L'idea del nome nasce da un aneddoto di vita che ci fa molto ridere. Abbiamo trovato simpatico e divertente identificarci con un nome-non nome che possa suscitare curiosità.


Da cosa nasce cosa è il nostro motto, o claim, perché miriamo a riutilizzare materiali che hanno già vissuto. Dal tessuto al cartone, dalla plastica al legno, con fantasia, design e creatività

by Badabàu

by Badabàu


Ci piace pensare che coinvolgere bambini e ragazzi nei nostri laboratori possa aiutare noi a crescere e loro a comprendere alcuni valori economici e alcuni aspetti sociali.
Siamo certe che l'aspetto ludico, creativo e che sappia coinvolgere la dimensione immaginaria possa contribuire alla partecipazione e alla condivisione di generazioni anagraficamente distanti da noi.



Abbiamo scelto WiP perché è uno spazio dalle grande potenzialità. Nasce come spazio condiviso, che va oltre il concetto di semplice coworking, non uno spazio in cui si affittano scrivanie, ma la “gente di passaggio” crea insieme, progetta idee e realizza percorsi condivisi.

LAB è una variante di Badabàu, è la parte condivisa, quella che crea in gruppo, quella che prova a “fare” condividendo.

Badabàu LAB attualmente si appoggia a Lakeside (Associazione Culturale di Verbania).

E' con piacere che vi invitiamo alla mostra che realizzeremo il giorno 8 maggio 2017 presso lo spazio WiP, alle ore 15: sarà possibile visitare la “mini città ideale” realizzata durante il laboratorio PICCOLI COSTRUTTORI.


Questo è solo l'inizio.  

martedì 21 febbraio 2017

Da cosa nasce cosa

Di alcuni mesi fa la notizia dell'apertura di uno "Spazio condiviso", WiP (Work in Progress) nel centro storico di Intra, via Cantova,30. 

WiP


Ne fui subito curiosa ed entusiasta: 
  • per l'amicizia pluriennale che mi lega ad alcuni fondatori (Elisabetta Garoni e Renato Brignone), 
  • per l'allora recente rientro da una visita a un coworking molto attivo a Marotta (Warehouse),
  • perché sono convinta che le idee più floride nascano dalla condivisione e dalla partecipazione attiva
  • perché finalmente anche a Verbania vi era uno spazio in cui osare percorsi di creazione nuovi.

Non da ultimo la mia curiosità ricadde anche sulla presenza di Neil Davenport (traduttore, curatore e artista) nello Spazio e della già nota Associazione Culturale Lakeside, perché vedevo fondersi professionalità e mondi apparentemente distanti. Insomma, ho pensato da subito che quel luogo avrebbe dovuto essere vivo, vissuto e l'occasione che mancava. 

Work in Progress - Badabàu LAB


E' qui che io e Angelica organizziamo i nostri laboratori ed è qui che ha trovato conferma la collaborazione con Elisabetta (che io chiamo Elisa).

Ha preso vita, infatti, ciò che ci frulla per la testa da anni: creare occasioni di incontro, realizzare oggetti, organizzare laboratori, usare la fantasia. Era da poco divenuta mamma quando improvvisavamo, in cucina, serate con ferri da maglia, lana e macchina da cucire (lei). 
Nel frattempo sono divenuta mamma anch'io, e aldilà delle rispettive professionalità, coltiviamo e manteniamo un'innata passione per la creazione manuale, la realizzazione di oggetti stravaganti e il desiderio di ri-utilizzare materiali. E soprattutto non perdiamo la speranza di poterlo fare a Verbania.



Nasce così il nostro Badabàu LAB, una serie di incontri, i primi, per realizzare insieme ai partecipanti la nostra mini città ideale con scatole e scatoloni, da rendere visitabile in una mostra a fine laboratorio.

Vi aspettiamo a WiP dal 7 marzo!

Prenotazione non obbligatoria ma gradita. Ci fermiamo a 10 partecipanti per incontro.

Work in Progress - Badabàu LAB



lunedì 20 febbraio 2017

Life in progress



Continua la sperimentazione: stesso spazio, sempre noi, a spasso tra arte e libertà espressiva.
In un susseguirsi di tentativi e proposte per condividere con altri un'esperienza che, oltre un'anno fa, mi colpì molto e una passione che porto dentro da sempre.
Sto parlando dell'esperienza fatta con Angelica Zavettieri (un laboratorio con i colori, che mi aprì un varco interiore) e del mio amore per l'arte. O forse per l'artigianato artistico. Non so. Amo creare, manipolare, costruire. Definire cosa sia arte è arduo, soprattutto perché non penso vi sia una definizione univoca del termine.
Perché ho scelto Basquiat in copertina? Proprio perchè si definiva "analphabet artist".
Perché rappresenta ciò che vorrei trasmettere a chiunque. Perché l'arte, e tutti i materiali ad essa correlati, puo' permettere a tutti di provare ad esprimere ciò che si è.
Gli studi e le letture, professionali e non solo, mi hanno più volte, guidato verso l'autobiografia, un po' perché ne ho lette parecchie, un po' perché ho avuto la possibilità di approfondirne il valore personale del concentrarsi sulla propria vita, un po' perché professionalmente (occupandomi di comunicazione) mi è capitato di dover valutare e studiare la vita delle imprese e solo attraversandone la storia ne ho potuto comprenderne l'identità.

Così la scelta di questo laboratorio con Angelica, professionista che stimo, con questi presupposti: l'arte, l'autobiografia, la terapia. Ebbene si. Un laboratorio di arte terapia. Dove nel potere terapeutico dell'arte credo fortemente. Inteso come la possibilità di condividere un spazio che favorisca la comunicazione con sé e con l'altro, in cui l'assenza di giudizio porta alla scoperta autentica.

Stanca di guardare oltre Provincia con ammirazione, e pensare che a Verbania queste cose non accadano. Vi sono persone valorose che hanno voglia e capacità per fare, professionisti validi che hanno competenze per insegnare, individui brillanti che hanno idee per creare.
Così, intanto, iniziamo a provarci.


E iniziamo in WiP,  Via Cantova, 30, a Verbania Intra. Un luogo più che uno spazio del quale vi parlerò presto!!